La gara
Il Casarano non va oltre l’uno a uno al “Giuseppe Capozza” contro un Molfetta abbottonato che concretizza al meglio l’unica occasione creata durante tutto il corso del match. Gara gradevole e dinamica fin dalle prime battute con la compagine Rosso-Azzurra che governa la gara, offrendo sprazzi di bel gioco, concludendo verso la porta in svariate occasioni senza, tuttavia, trovare il pertugio giusto per chiudere le ostilità, gli uomini di Mister Bartoli, di contro, serrano i ranghi, difendendo con la quasi interezza degli effettivi, eccezion fatta per il solo Nicola Strambelli che carica su di sé l’intero peso dell’attacco ospite con classe e determinazione. Gara di assoluto spessore altisonante per Dario Giacomarro, al secondo match di fila nel ruolo di regista arretrato davanti alla difesa, un calciatore ritrovato che unisce qualità e quantità al pacchetto nevralgico, risultando provvidenziale in chiusura e prezioso in fase d’impostazione. Discreta la prova di Domenico Santoro che si batte più e più volte come un leone nel tentativo di far salire la squadra, ritrovando finalmente il feeling con il gol con un mancino velenoso deviato imparabilmente dal centrale di difesa Di Bari. Ordinaria amministrazione per i vari Figliomeni, Longhi e Mincica che interpretano il proprio ruolo con costanza e precisione, molto poco fortunato, invece, il cubano Rodriguez che carica a testa bassa tentando in ogni modo di bucare l’accorta retroguardia ospite e trovando anche la via della rete in un paio di occasioni, tuttavia il direttore di gara non convalida per posizione di fuorigioco. Per gli ospiti in evidenza Lacarra e Lavopa, protagonisti dell’unica azione offensiva Bianco-Rossa che vale il penalty del definitivo pari, magistrale, però, la prestazione del numero dieci Nicola Strambelli che mette in mostra doti tecniche di assoluta caratura balistica, tenendo il pallone con invidiabile padronanza dei fondamentali, servendo i propri compagni con lanci millimetrici e trovando la via della rete con un perfetto penalty che spiazza di netto l’estremo difensore Pitarresi. (Tredicesima marcatura stagionale per il fantasista ex Bitonto che sale, di diritto, in vetta alla classifica marcatori, a pari merito con i vari Liurni e Burzio del Lavello e Malcore, centravanti dell’Audace Cerignola). Pertanto, il Casarano perde contatto con la testa del girone, scivolando in quarta piazza a quota 45 punti, sovrastato da Picerno e Fidelis Andria, entrambe reduci dai rispettivi successi contro Bitonto e Gravina, mentre un cinico Taranto sbanca il “Vito Curlo” di Fasano con il punteggio di due reti a uno grazie al penalty di Corvino e la marcatura decisiva di Matute e prende il largo, volando a quota 54 punti.
Assenze pesanti in casa Rosso-Azzurra con Bruno, Mattera e Syku ai box, tuttavia, Mister Nevio Orlandi ritrova Andrea Feola a centrocampo e schiera i suoi con un 4-3-1-2 a trazione anteriore con Pitarresi tra i pali, i baby Pagliai e Quacquarelli sulle corsie e Longhi e Figliomeni cardini centrali di difesa; chiavi della mediana affidate a Giacomarro con Feola e Atteo in appoggio; Mincica agisce sulla trequarti in appoggio al tandem composto da Rodriguez e Santoro.
Nel primo tempo…
Primo tempo arrembante fin dalle prime battute: il Casarano parte col piede sull’acceleratore con Mincica che prova una conclusione debole e strozzata verso la porta che Tucci blocca senza difficoltà. Prepotente la manovra offensiva degli uomini di Mister Orlandi che giganteggiano a centrocampo e liberano alla conclusione un Quacquarelli in costante proiezione d’attacco: al 18′ è proprio il laterale ex Pescara a trovare la via della rete, sfruttando una conclusione sbilenca di Pagliai per concretizzare il punto del vantaggio, tuttavia l’assistente sbandiera. I Rosso-Azzurri sono in perenne possesso del pallone e il Molfetta soffre tremendamente le scorribande degli avanti di casa, rintanandosi saggiamente nelle retrovie. Tuttavia, la pressione di Giacomarro e compagni porta i suoi frutti e al 36′ minuto il Casarano passa: traversone tagliato dalla destra che imbecca un liberissimo Santoro che sfodera un mancino velenoso che Di Bari smorza imparabilmente nella propria porta sul quale Tucci nulla può. Il Molfetta prova a scuotersi, con Strambelli a disegnare calcio e a dare qualità alla manovra. Ad una manciata di secondi dal termine della prima frazione, gli ospiti caricano a testa bassa ed arrivano alla battuta a rete con Lacarra che impegna severamente Pitarresi, sul tap-in Longhi commette fallo in area di rigore ai danni di Lavopa, dagli undici metri si presenta il solito Strambelli che spiazza Pitarresi per l’uno a uno. Dunque, squadre negli spogliatoi sul punteggio di CASARANO 1 – MOLFETTA 1.
Nel secondo tempo…
Nella seconda metà di gara, non cambia il copione del match con il Casarano padrone del campo, ospiti in costante affanno, con il solito numero dieci ex Bitonto ad illuminare. All’ora di gioco, Rodriguez guadagna un prezioso calcio di punizione che il neo-entrato Sansone si appresta a calciare: sfera alta sopra la traversa. Il Casarano preme e cinge d’assedio la metà campo avversaria e, un minuto più tardi ancora il cubano Rodriguez approfitta di un clamoroso svarione difensivo dei Bianco-Rossi, ma conclude debolmente, Diallo è al posto giusto al momento giusto e respinge sulla linea di porta. Mister Orlandi tenta il tutto per tutto, sostituendo un ottimo Giacomarro, in luogo di Favetta e i padroni di casa sfiorano il raddoppio in più occasioni con Mincica, con Rodriguez e con Sansone, ma senza successo. Il Casarano è un fiume in piena e, al 94′ è proprio il centravanti ex Taranto Ciro Favetta ad andare a un’unghia dal meritato punto del due a uno, tuttavia Tucci è mostruoso e respinge. Dunque, trascorsi i sei minuti di extra-time, il sig. Marco Marchioni decreta il termine delle ostilità sul punteggio di CASARANO 1 – MOLFETTA 1.
Di tutto questo e molto altro parleremo nella giornata di domani a Meeting – I Fatti e i Protagonisti dello Sport, in onda su http://www.diffusione.net a partire dalle ore 18:00.
Non mancate!