In attesa che dall’Europa arrivi lo strumento unico che permetterà di spostarsi in tutti i Paesi Ue, il Comitato tecnico scientifico ha deciso di estendere la validità del Green pass: il lasciapassare dell’estate 2021 per chi ha terminato il ciclo di vaccinazione passa così da sei a nove mesi. Un’altra novità riguarda la possibilità di ottenere il Green pass anche solo con una dose di vaccino effettuata: in questo caso il pass ha validità dal 15esimo giorno successivo alla prima somministrazione e fino alla data della seconda dose.
Cos’è il «green pass»?
La «certificazione verde», che dimostra di essere stati vaccinati o di essere guariti dal Covid-19 o di essersi sottoposti a tampone con esito negativo e consentirà lo spostamento tra regioni eventualmente entrate nelle fasce di colore rosso o arancione, ma sarà anche il pass per partecipare alle feste di matrimonio, entrare ai concerti e, forse, anche nelle discoteche, quando riapriranno.
La certificazione verde sarà costituita da:
- certificato vaccinale, che conferma l’avvenuta somministrazione del vaccino in una o due dosi;
OPPURE
- referto negativo di un tampone antigenico rapido o molecolare effettuato al massimo 48 ore prima dello spostamento.
OPPURE
- referto della Asl che certifica la fine dell’infezione da Sars-Cov-2 e quindi la guarigione costituirà una certificazione verde che permetterà la libera circolazione.
I documenti saranno tutti rilasciati a chi ne farà richiesta sia in versione digitale che cartacea.
Da quando è valido il green pass?
Il «green pass» viene rilasciato già dopo la prima dose ed è valido dal quindicesimo giorno successivo fino al completamento del ciclo vaccinale.
A partire dal 15 giugno sarà possibile utilizzare il pass per partecipare alle feste di matrimonio. Servirà anche per spostarsi in regioni che, a causa dell’aumento delle infezioni, dovessero ritornare di colore arancione o rosso. Anche le visite agli anziani nelle case di riposo (Rsa) richiederanno la certificazione verde, per non mettere in pericolo la salute fragile degli anziani che vi sono ospitati. E’ ancora allo studio, ma probabilmente il certificato servirà questa estate per entrare ai concerti e nelle discoteche.
Chi può richiedere il certificato?
Il «green pass» spetta a tutti coloro che sono stati vaccinati e a chi è risultato negativo a un tampone molecolare o un antigenico rapido effettuato entro le 48 ore precedenti allo spostamento. Anche chi è guarito dal Covid ed è uscito dall’isolamento dopo il tampone negativo, può richiedere la propria certificazione verde.
Chi rilascia il green pass?
Gli enti preposti al rilascio della certificazione verde dipendono dalla condizione in cui si trova il richiedente. Come si legge nel documento, per i vaccinati «la certificazione è rilasciata, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria ovvero dall’esercente la professione sanitaria che effettua la vaccinazione».
Diverso è per i guariti dal Covid, che devono richiedere la certificazione verde, sempre in formato cartaceo o digitale, presso la struttura dove «è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid-19, oppure, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta». Infine, a chi non è stato infettato, né vaccinato, non resta che poter dimostrare di essere negativo al tampone: l’attestazione viene rilasciata dalla farmacia o dal laboratorio privato in cui si effettua il test molecolare o antigenico.
Quanto dura il green pass?
Dai 6 mesi inizialmente previsti, la validità del green pass per i vaccinati è stata portata a 9 mesi, ovviamente a partire dalla «data del completamento del ciclo vaccinale». Per chi invece ha fatto solo la prima dose, il certificato rilasciato ha validità dal «quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale».
Chi è guarito dal Covid ha diritto a un green pass valido per sei mesi a partire dalla data dell’avvenuta guarigione.
Il tampone negativo è valido per sole 48 ore dal momento in cui si è sottoposti al test.
La durata del green passa dipende dal tipo di vaccino?
AstraZeneca. Il green pass di chi viene vaccinato con Astrazeneca, la cui seconda dose al momento è somministrata circa 3 mesi dopo la prima, ha una validità di circa un anno.
Pfizer. Il vaccino Pfizer prevede la seconda dose dopo circa 42 giorni, la durata del green pass potrebbe aggirarsi intorno al 10/11 mesi.
Moderna. Il vaccino Moderna ha il secondo richiamo a 42 giorni e la durata del green pass dovrebbe essere sui 10/11 mesi.
Johnson&Johnson. Il vaccino Johnson&Johnson richiede una sola dose e la certificazione verde avrà validità di 9 mesi.
Da quando sarà in vigore il green pass?
Ogni certificazione che attesti la vaccinazione completa o la guarigione dal Covid è certificazione verde. Il Ministero della Salute, comunque, sta approntando gli ultimi dettagli, mentre i certificati vaccinali sono già disponibili in diverse regioni, come il Lazio, che dopo l’inoculazione rende disponibile il certificato verde sul fascicolo sanitario elettronico.